lunedì 13 febbraio 2017

QUANDO SI PERDE TUTTO, SI RITROVA IL TUTTO.




Nel partire per un lungo viaggio, si è concentrati a non dimenticare tutto ciò che potrebbe esserci utile nell’affrontarlo: valige piene di abiti per ogni occasione, prodotti da toilette, scarpe, biglietti e carte di credito sono i nostri salvacondotti per un’esperienza che, ci auguriamo, sia significativa e verso la quale siamo già colmi di aspettative. Come quelle che riguardano i luoghi da visitare, le persone che incontreremo e le sensazioni magistrali che resteranno con noi per sempre nel tempio dei ricordi, cui ci appelleremo quando, rientrati alle nostre vite di sempre, saremo tristi o malinconici per tutto ciò, purtroppo, che non funziona più.
Il percorso che ti propongo di fare, invece, è quello più impegnativo, perché ti chiede di rispondere a un’unica clausola: che tu sia munito di forte volontà.
Prova a immaginarti all’interno di un bosco di cui non sia possibile stabilirne i confini tra querce secolari, macchia mediterranea e animali selvatici nascosti tra le siepi, in attesa della notte per correre tra le colline addormentate: sei fuori da qualunque sentiero tracciato. Il tuo unico compagno sei tu, privo di mezzi di comunicazione, la cui bussola è il cielo, dove il sole e le stelle fanno capolino tra i rami protesi verso l’infinito.

Come potresti orientarti per tornare a casa?

La risposta sta proprio nella tua ferrea volontà a rintracciare la strada, affidandoti completamente al tuo intuito che ti spingerebbe a compiere sempre un passo in più, a radicarti per superare la paura di non farcela, specie quando i morsi della fame ti costringono a fare i conti con le tue abilità per procacciarti il cibo, mentre ascolti i segnali che giungono dalla natura e preghi la fortuna che ti aiuti ad incontrare qualcuno. Se c’è una possibilità che tu esca dal bosco è legata al tuo proposito di raggiungere la meta: la tua casa.
Al tuo rientro, saresti una persona rinnovata e non vedresti più la tua vita con gli stessi occhi. Avresti capito che il farcela dipende solo dall’aver dato fiducia a quella voce interiore, lucida e cosciente, che ti ha guidato e che non alberga di certo fra le mura di una villa o di un palazzo a cinque piani.
Quindi, ti chiedo:
qual è la tua vera casa?

Fuor di metafora il viaggio che invito a fare, è simile al viaggio del pellegrino che, munito del solo bagaglio di essere intenzionato a conoscersi per ascoltare Dio, abbandona tutte le sicurezze alla ricerca della verità che alberga dentro di lui.

E’ il viaggio interiore verso la consapevolezza.

Sapere da dove veniamo e chi siamo, porci il perché della vita, riconoscere il mistero inesplicabile che guida l’Universo intero oppure domandarci il fine ultimo della nostra esistenza: questi sono quesiti cui ognuno può tentare di dare la propria risposta, attingendo alla saggezza antica, alle fonti che prima di noi si sono poste le stesse domande. 
L’obiettivo del viaggio, è il viaggio stesso: cioè di impegnarsi verso la propria trasformazione in un essere armonioso e amorevole, cosciente del proprio importante ruolo nel creare il puzzle dell’Universo. Tutto questo, però, senza accontentarsi di spiegazioni semplicistiche o accettare che i fatti della vita siano solo inciampi o accidentali eventi incastrati tra le scelte altrui. C’è ancora tanto da scoprire.
La volontà dovrà essere nostra alleata nella ricerca del significato, specie di fronte alle lusinghe dei vari tentatori di turno: fonti di distrazione come la pigrizia, la noia, il dolore oppure i condizionamenti, gli attaccamenti o i sensi di colpa.
Soprattutto, di fronte alla più tremenda degli avversari che potremmo incontrare lungo la strada del risveglio: la paura di attraversare il buio.

Ricorda: quando si perde tutto, si ritrova il Tutto.

Nel mio blog troverai solo degli strumenti di ricerca: oltre ai miei seminari e ai percorsi che io tengo personalmente, potrai attingere a riflessioni, suggerimenti bibliografici, biografie ispiranti, filmografia, musica e tutto ciò che riterrò opportuno per stimolare la consapevolezza del nostro sentire autentico.
Ricorda, però, che è solo la tua intenzione di capire chi sei, che potrà aprire una breccia nel tuo cuore affinché tu possa sentirne il battito e coglierne la luce dello spirito.
A te la scelta, se partire o no.

Ndr. La foto è liberamente tratta da Internet.

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